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Prima di cominciare la Guida di questo Giovedì, ci teniamo a proporti di aiutarci a combattere l'emergenza Covid-19.
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Tutto il ricavato dei Corsi di guida e delle Gift Card Portami in Pista venduti da giovedì 2 aprile a giovedì 16 aprile verrà donato alla Croce Rossa Italiana per l'acquisto di Ventilatori e Dispositivi di Protezione per i nostri operatori sanitari e pazienti che ogni giorno rischiano la vita per combattere questa guerra.
Da soli possiamo fare poco, ma insieme possiamo avere un impatto.
Per aiutarci in questa donazione ti basta acquistare un qualsiasi nostro Corso di guida o una Gift Card (che ti permette di scegliere tra valori prestabiliti e valore a tua scelta). Tutti i ricavati di questo periodo andranno automaticamente nella donazione alla Croce Rossa.
Ovviamente acquistando un Corso di Guida o una Gift Card, oltre alla gioia di aver aiutato nella guerra al Covid19 riceverai anche il Corso di Guida e/o la Gift Card acquistata.
Ti ricordiamo che in ogni pista troverai un calendario che avrà sia Corsi con data prestabilita che il "Corso a data concordabile a piacere".
Acquistare un Corso a data concordabile a piacere ti dà la possibilità di poter concordare con noi la data precisa del tuo Corso in un secondo momento, a emergenza passata. La prenotazione è valida tutto l'anno.
Le Gift Card possono essere sia usate da chi le acquista sia regalate a terzi: se non sei un motociclista, fagli un regalo!
Per qualsiasi informazione ti invitiamo a contattarci!
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E ora iniziamo con la nostra
Guida del Giovedì!
Quante volte ti è capitato, soprattutto all'inizio della tua esperienza da biker, di pensare che le curve lente sono molto più complesse di quelle veloci?
Ti senti instabile, la moto traballa, sei un po' ingessato. E poi c'è sempre quel lato che ti viene peggio!
Vediamo allora 2 motivi perché le curve lente mettono a dura prova anche il biker più esperto!
LE CURVE LENTE SONO FISICAMENTE DIFFICILI
Una delle difficoltà che notiamo spesso durante i Corsi di guida moto che teniamo in tutte le piste d'Italia è che i ragazzi vanno nel pallone quanto si tratta di affrontare un tornantino in pista.
Spesso infatti sentono una certa difficoltà nel fare correttamente i movimenti che in altre curve hanno imparato a fare bene: spostare il fondoschiena fuori dalla sella, sporgersi con busto, spalle e testa e piegare la moto... si fa tutto molto più complesso!
E anche una volta raggiunta la posizione giusta, il classico "scoglio" è sentire i muscoli che dicono “non reggerò ancora per molto!”
La ragione dietro a questa difficoltà aggiuntiva è…
L’EFFETTO DELLA RESISTENZA DELL’ARIA
O meglio, la mancanza dell'effetto che la resistenza dell'aria ha sul nostro corpo.
Nelle curve ad alta velocità, la resistenza dell’aria ha un ruolo fondamentale!
Mollare l’acceleratore e tirare su il busto ad alta velocità ti rallenterà molto di più rispetto al fare la stessa cosa a bassa velocità!
Questo avviene perché la quantità di aria che incontri in un determinato lasso di tempo ad alta velocità e la resistenza che lei ti oppone sono molto maggiori rispetto a quello che succede a velocità basse nello stesso lasso di tempo.
Quindi quando vai veloce la resistenza dell'aria ti farà rallentare molto più in fretta.
Immagina che le molecole d'aria che incontri quando viaggi sono delle piccole mani a cui vai incontro e che ti rallentano, ognuna un po'. Più veloce vai, più manine rallentanti incontri in un secondo, perchè hai coperto più distanza.
Se vai più piano, le manine saranno di meno e gli andrai addosso con meno forza. Quindi ti rallenteranno di meno.
La prossima volta che ti troverai a guardare piloti di alto livello fare una gara, nota come nei curvoni veloci preferiscono appoggiarsi alla moto e nascondersi dietro il cupolino per far sporgere il corpo il meno possibile, piuttosto che appendersi di lato come vorrebbe la "classica" posizione di piega moderna.
Nelle curve a velocità medio-bassa invece noterai che lo stesso pilota si sporge fuori con tutto il corpo, fino ad arrivare a toccare il ginocchio e spesso anche gomito e spalle!
Il motivo è facile: diminuire l'attrito con l'aria e aumentare la propria aerodinamicità, così da curvare quanto serve ma non rallentare eccessivamente! (Oppure dover consumare carburante e/o gomma in eccesso per mantenere velocità elevate).
Nelle curve a velocità medio-bassa invece noterai che lo stesso pilota si sporge fuori con tutto il corpo, fino ad arrivare a toccare il ginocchio e spesso anche gomito e spalle!
Attenzione però: la resistenza che fa naturalmente l’aria ha anche un enorme vantaggio, spesso sottovalutato:
ognuna di queste manine, facendoti resistenza, finisce anche per creare una sorta di appoggio e supportare il peso del tuo corpo mentre pieghi.
Questo toglie un bel po’ di lavoro alle gambe e agli addominali, che devono sollevare un corpo che ora è come se fosse più leggero!
Un po' come sollevare una valigia da solo oppure aiutato da un amico.
Anche qui ovviamente vale la regola del "quante mani mi sorreggono e quanto forte lo fanno"!
Nelle curve ad alta velocità abbiamo imparato che la resistenza incontrata è tanta e forte.
Nelle curve a bassa velocità però la resistenza (e quindi supporto) incontrato è molto molto di meno, quasi nullo!
Nelle curve lente la resistenza posta dall'aria non ti darà assolutamente il supporto a cui sei abituato, e quindi per sorreggere il peso del corpo dovrai compensare sforzando maggiormente i tuoi muscoli, sia per piegare che per tornare in posizione sul tuo mezzo.
Oppure, come poi succede di solito, non riuscirai a compensare e finirai con l'ottenere una posizione in sella sbagliata.
PERCHÉ LE CURVE LENTE SONO TECNICAMENTE DIFFICILI
Nel corso degli anni di Corsi di guida, abbiamo visto come durante le curve lente capiti molto più spesso di sbagliare traiettoria, mancando il punto di corda e spostando il punto d’uscita.
Questo problema è una conseguenza dalla questione di cui ti abbiamo parlato sopra: una posizione sbagliata del corpo, derivata dal mancato supporto dell’aria.
La posizione errata avrà tra le varie conseguenze una distribuzione errata dei pesi, e cambierà la geometria della tua curva.
E questo, infine, ti farà sbagliare traiettoria!
In questa spirale di conseguenze negative, poi, purtroppo c'è di più!
Non riuscendo a piegare come fai di solito, la tua reazione spontanea sarà quella di appenderti con più forza al manubrio, facendo leva sulle braccia.
E questo avrà un effetto sulla sterzata, destabilizzando il manubrio e la moto, diminuendo il controllo fine sulla manopola dell’acceleratore e facendoti allargare la curva!
Ma continuiamo, perchè non finisce qui!
L’ultimo fattore che gioca un ruolo fondamentale sono l’aerodinamicità e il design della tua moto.
La moto infatti, soprattutto se carenata, è disegnata apposta per avere più stabilità possibile ad alte velocità, non a 30 all'ora!
Per questo quando curvi più lentamente avrai quella sgradevole sensazione di “oddio, mi sta cadendo la moto!”
Molti bikers sentono che la moto gli sta sfuggendo di mano a basse velocità, o che le gomme sono ad un passo dallo scivolare e cappottarli per terra.
Questo deriva principalmente dal fatto che il mezzo a bassa velocità è meno stabile, meno piantato, cosa che lo rende più sensibile ai tuoi input quando è a basse velocità.
Piccolo input, grande reazione. Può mettere piuttosto a disagio!
Più la moto va veloce e più c'è trazione, stabilità, rigidità e difficoltà nel cambiare traiettoria.
Invece, una piccola pressione su un semimanubrio si tradurrà in un grosso movimento a basse velocità.
Prova a fare lo slalom con il gas aperto e con il gas chiso: qual'è più facile?
Ecco spiegato perchè nelle curve a bassa velocità, soprattutto nei tonrantini, è così facile non andare bene come quelle a velocità medio/alta.
Tutti questi fattori insieme creano un mix di sensazioni che si traducono in percezione di instabilità della moto, rigidezza sulla sella e un pensiero simile a “oddio, sto per cadere!”
Speriamo che questa Guida ti abbia aiutato/a a capire meglio quali sono i problemi di questo aspetto della guida in moto che, come vedi, non è sempre facile!
Speriamo però di averti dato qualche spunto per capire quanto le curve a bassa velocità siano diverse da quelle più lanciate.
Noi di Portami in Pista siamo qui apposta per aiutarti a correggere i tuoi errori, portare la tua guida al livello successivo e a farti vivere la passione della moto al 100%!
Mandaci un messaggio oppure facci una telefonata se vuoi sapere di più sui nostri Corsi di guida!
Sono adatti a motociclisti di qualsiasi esperienza (abbiamo percorsi studiati apposta) e siamo presenti in tutte le piste d'Italia!
Ti diamo ora un piccolo consiglio che puoi mettere in pratica sin da subito!
Certo a distanza si può fare un po' poco in questi casi, e i miglioramenti che si ottengono con uno dei nostri Corsi di guida in pista sono molto più tangibili, ma possiamo comunque provare ad iniziare a prendere confidenza con il problema e sperimentare un inizio di soluzione
COME INIZIARE A MIGLIORARE LE CURVE LENTE IN MOTO
Iniziamo con il chiarire che purtroppo le curve lente saranno sempre una situazione particolare in ogni pistata: la fisica e il design della moto non è qualcosa che si può cambiare di curav in curva, neanche con la tecnica di guida perfetta.
Quello che si può fare è cercare di guidare sopra al problema, come si fa per quei compromessi di set-up che scegliamo per andare più forte.
Non potremo cambiare la fisica della moto, ma possiamo cambiare il nostro approccio e la nostra tecnica, in modo da abbassare il più possibile il livello di stress fisico e mentale che deriva da questi momenti sul circuito!
1) Lo stress fisico: prova a sporgerti leggermente meno dalla moto, rimanendo così con il sedere e il resto del corpo in una posizione meno estrema del solito.
Non sarà altrettanto bello in foto, ma decisamente più veloce e meno faticoso!
Uscire meno con il tuo corpo non vuol dire restare impalato sulla sella, anzi!
Vuol dire semplicemente sporgersi in maniera non estrema, così da gravare meno sui muscoli ed essere quindi più morbidi nella guida.
I principi della corretta posizione in moto restano comunque quelli che insegnamo nei nostri Corsi di guida, quindi il corpo deve sporgersi e mantenere un'asse obliquo rispetto alla sella!
Già questo accorgimento dovrebbe darti molto più controllo e morbidezza sul manubrio!
L’importante è eliminare tutte le tensioni inutili: parti dal perfezionare la tua piega a basse velocità e sentirai che gambe, addominali, braccia e mani saranno più rilassate, dandoti molto più controllo!
2) Lo stress mentale: la verità è che la moto regge. Per lo meno, se la tua tecnica di frenata, accelerazione e posizione è corretta, la moto regge molto di più di quello che il nostro istinto di sopravvivenza ci fa credere. Ovviamente, con una gomma di qualità.
Sappiamo bene che è molto facile dirlo, ma che crederci una volta che sei in piega è difficile.
Però è importante anche essere consapevoli che la qualità e il limite degli pneumatici di oggi sono ben più alti del livello della maggior parte dei pistaioli presenti in circuito in una qualsiasi giornata.
Non perchè ci sia necessariamente qualcosa di sbagliato nel biker da pista, ma perchè oggi le aziende "famose" di gomme hanno raggiunto un livello davvero alto!
Non ti stiamo suggerendo di gettare al vento ogni cautela e buttarti in curva con il coltello tra i denti.
Semplicemente è vero che hai un buon amico nelle gomme odierne di qualità e che ci sono certi momenti in cui per migliorare bisogna effettivamente cambiare qualcosa correggendo un comportamento sbagliato con uno giusto, mentre in altri momenti bisogna dare più fiducia alla giusta tecnica che si sta mettendo in atto e al mezzo su cui sei seduto!
Come diciamo sempre, procedi con gradualità.
Scegli una giornata di pista con cielo sereno e temperature buone, assicurati che la tua tecnica di frenata sia giusta, che la tua posizione in sella sia giusta, che le gomme siano calde e poi concentrati sul risolvere questo aspetto!
Come sempre ti aspettiamo ai nostri Corsi di guida in pista per insegnarti a perfezionare il tuo controllo, tecnica, velocità, divertimento e sicurezza sulla moto!
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